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Prove speciali

Credits: Matteo Cerreia Vioglio

PS 1 CITTA’ DI BIELLA (KM 23,55)

La prova più lunga del rally con i suoi 23 km abbondanti che unisce la salita al Santuario di Oropa accodandovi un pezzo nuovo e la precedente Tracciolino.
La Salita di Oropa è il tracciato più affascinante del rally, una vera “università” della traiettoria. Non per nulla negli anni 90 fu il campo di battaglia dei più grandi specialisti italiani delle cronoscalate. Non c’è appassionato biellese che non abbia visto almeno una volta sfrecciare una auto da corsa su questa fantastica strada. Sede stradale larga, da sfruttare in ogni centimetro per mantenere il più possibile velocità e scorrevolezza. Importante quindi non “impegnare” troppo l’auto in curva ma cercare di avere sempre le ruote dritte il prima possibile in modo da poter anticipare l’apertura del gas in uscita.
Come sempre penso che il “tempo” si faccia nei tratti veloci dove alla tecnica di guida bisogna abbinare un po’ di coraggio. Ma una volta passata Oropa la “musica” cambia portandosi verso la parte “ereditata” dalla Tracciolino, che personalmente ritengo sempre la prova più impegnativa del rally, quella dove non si deve sbagliare. Io ne so qualcosa in quanto mi costò un amaro ritiro nell’edizione del 1998.
L’asfalto ha un buon grip ma la sede stradale in alcuni tratti è davvero stretta ed alcune imperfezioni la rendono veramente insidiosa. Inoltre è quasi totalmente priva di riferimenti e quindi molto impegnativa anche per chi si trova sul sedile di destra. Per questo consiglio ai piloti di usare “note” davvero semplici in modo da non mandare in crisi i navigatori nei tratti più impegnativi. Importante prendere un buon ritmo da subito e cercare di non perderlo mantenendo la concentrazione. Attenzione se dovesse piovere: la fitta vegetazione farebbe tardare l’asciugatura del manto stradale. Inoltre mi raccomando di regolare al meglio le fanaliere in quanto su tratti così stretti e senza riferimenti, vederci bene fa sicuramente la differenza. E arrivare alla fine a Bossola sarà una grande soddisfazione e una… goduria.

PS 2 & 5 BiELMONTE (km 10,40)

È una prova speciale dove il “motore” gioca un ruolo fondamentale ma in cui non basta schiacciare il pedale e affidarsi alla meccanica. È un tracciato che deve essere interpretato cercando di utilizzare al meglio le traiettorie, che fin dalle ricognizioni devono essere individuate con precisione millimetrica. Quindi il lavoro di ricognizione sarà molto importante in quanto solo una buona stesura delle note permetterà di fidarsi nei tratti veloci a seguire quanto legge il navigatore. Importante mantenere una buona scorrevolezza per non perdere velocità nei tratti più ripidi. Il grip dell’asfalto è decisamente buono in tutte le condizioni meteo. Attenzione ai riferimenti nel tratto finale che essendo in altitudine potrebbe presentarsi con nuvole basse e quindi limitare la visibilità.

PS 3 & 6 AILOCHE (km 11,50)

Prova impegnativa e credo anche selettiva con partenza a Giunchio. La sede stradale è stretta con fondo abrasivo. Attenzione al bivio Ailoche-Caprile in contropendenza, se si esagera è un attimo ritrovarsi nel prato a sinistra. Dopo il passaggio tra le case a Venarolo, finiscono i riferimenti quindi anche qui attenzione alla stesura delle “note”. Una lunga serie di tornanti, fa si che per riuscire a fare il “tempo” non si debba sbagliarne neanche uno cercando di essere il più redditizi possibile all’interno di essi, magari anche sacrificando spettacolo e sbandate. Attenzione ai tagli e buche e sin dalle ricognizioni cercare di capire i tratti ove la sede stradale si sporcherà parecchio. Di sicuro nel secondo passaggio non si troveranno le condizioni del primo! Il tratto finale è totalmente in discesa, quindi soprattutto per gli equipaggi con le auto più piccole occhio ai freni nel tratto in salita, in modo da averli efficienti dove serviranno.

PS 4 & 7 CURINO (km 13,35)

Non c’è rally della Lana senza questa prova speciale, così come non esiste il Rally di Montecarlo senza il Turini. Qui si sono dati battaglia sul filo del secondo tutti i protagonisti del rally dagli anni ’70 ad oggi. Stavolta verrà percorsa in senso inverso rispetto alle ultime edizioni e quindi si parte nei pressi di Pray per arrivare a Baltigati. Partenza in salita attenzione al primo tratto pianeggiante pieno di tagli (o di antitagli) per cui la strada potrà sporcarsi parecchio.

Dopo il primo tratto pianeggiante arriva la discesa fino all’inversione di Curino: in questo tratto si farà la differenza, soprattutto da Santa Maria in poi. Sede stradale larga, da sfruttare in ogni centimetro.

Ultimo tratto senza particolari insidie ma bisogna arrivarci con testa, fisico e mezzo meccanico al top. E per chi avrà vinto il controllo stop sarà un trionfo.